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della poesia tragicomica. 367

duce: e questa è l’epica poesia, che anche eroica è stata detta, esercitata con fama tanto celebre e tanto chiara dal grande Omero in lingua greca, e da Virgilio in latina, da Dante, dall’Ariosto, dal Tasso, io dico il giovane, nella nostra, che toscana meritamente dee esser detta; ma dissi nostra, perciocchè essendo la Toscana in Italia, e potendo esser la sua favella comune a tutti gl’Italiani, anche i Lombardi se ne posson servire come di propria, sì come anche un Lombardo scrisse in lingua del Lazio, ch’allor fioriva, la sua maravigliosa Eneide e scrissela forse meglio e più puramente di quello che alcun altro, quantunque nato nel cuor del Lazio e di Roma, avrebbe saputo fare.

Dalle cose che si son dette non sarà malagevole il giudicare a quale delle tre spezie di poesia il Pastor Fido ridur si debbia: conciossiacosachè essendo egli un misto di tragica e comica poesia, se ambedue son drammatiche, necessariamente ancora esso sarà drammatico.