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134 | Matteo Bandello |
vertù a donna di qualunque grado si sia appartenente ornata. Ella non meno del re Mattia suo marito, cortese e liberale, ad altro non attendeva, che tutto il dì onorare e guiderdonare tutti quelli che le pareva che per alcuna vertù il valessero, di modo che ne la casa di questi dui magnanimi prencipi si riparavano d’ogni nazione uomini vertuosi in qual si voglia essercizio, e ciascuno secondo il merito e grado suo era ben visto ed intertenuto», così in novella I-21.
V. 4. Filosofando, speculando filosoficamente sui misteri della natura. Beatrice era tenuta per dottissima pur nelle scienze occulte.
V. 5. Moglie del gran re Mattia Corvino di cui parla nella novella I-10 dicendolo «glorioso re, figlio di Giovanni Uniade cognominato il Bianco», di cui fa onorevolissima menzione pure in I-21, 32; II-13. Nella nov. I-21 lo descrive «bellicosissimo ed uomo di grandissimo vedere, il primo famoso ed anco il più temuto da’ Turchi che in quel reame già mai regnasse. E tra l’altre molte vertù sue, così de l’arme come de le lettere, era il più liberale ed il più cortese prencipe che in quella età vivesse».
V. 6. Regni reggeste, allitterazione; con tai modi, con tanta abilità.
V. 10. Unite, congiunte. La storia s’accorda nel dirla tale, fatta naturalmente la tara alle ampollose esagerazioni poetiche.
LXXXII.
A Napoli. Visita il sepolcro di Virgilio sulla via di Pozzuoli. Nel son. XV accennò a Mantova, «culla» del poeta.
È questo il glorioso, sacro, e altiero
Venerando sepolcro di Marone,
Gloria di Cirra, e pompa d’Elicone,
4Che tra poeti fu il poeta vero?
Ebb’egli sulle Muse quell’impero,
Ch’al poetar eccelso ogn’uom dispone,
E tal che mai non ebbe paragone:
8Sì fu sublime, dotto, dolce e intero.
O fortunato sovr’ogni altro monte,