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110 Matteo Bandello

    Da Voi, Madonna, o prove almeno un poco,
    14Com’Amor sferza il cor, e l’arde e punge.


V. 1. È la mossa iniziale, che userà poi anche il Leopardi nelle Ricordanze: «Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea...».

Vv. 6-9. Fin qui, dove son giunto. Lo si direbbe, da questo, assai lontano; di luoco in luoco, in continue peregrinazioni.

V. 10. Ognor da Voi più lunge e, s’intende, forzatamente, in obbedienza ai signori dei quali è a’ servigi.


LVII.

Triade di sonetti — LVII-LVIII-LIX — pastorali. Altre rime congeneri seguono poi sparsamente; cfr. CI; CXXVIII. In esse il Bandello assume il nome di «Delio», di cui si vale anche nelle Novelle (I-26; I-28; II-40). È uno degli epiteti di Apollo nato a Delo; e forse per ciò il Bandello devoto ad Apollo, così si denominò per mettersi sotto la di lui protezione.

A pie d’un verde alloro sulla riva
     D’un chiar ruscel cantava Delio allora
     Che ’l sol s’alzava dal bel Gange fora,
     E l’aria si temprava all’aura estiva:
Sarà la lepre timidetta e schiva,
     E l ’agnel puro, col vitello ancora,
     Scaltra la volpe, e ’l toro ardito ognora,
     E di pietate la leonza priva.
Sarà rapace il lupo, e l’orso fiero,
     Il capro snello, e ognor veloce il cervo,
     Che così dato è lor dalla natura.
Ed io mai sempre, vivo e morto, servo
     Della Mencia sarò, n’altro più chiero:
     Sì co’ begli occhi suoi il cor mi fura!


V. 1. Verde alloro, per i riscontri col Petrarca cfr. nota al v. 4, son. XI.