Pagina:Guerrazzi - L'asino, 1858, II.djvu/168

166

di San Pietro come una Volpe, resse come Leone e morì come un Cane241; però questo si diceva per via di paragone, chè tali non erano i suoi titoli veri. Altri si attentarono a muovere passo più largo, dacchè rammentai come un uomo si trasformasse in Asino e un Lupo in monaco e più tardi in canonico.

Merita considerazione il caso che il Diavolo, quando volle tentare la gente assunse sembianza e portamento di re, da re si trasformò quando si ripromise vincere Cristo avvegnadio gli proponesse dargli tutti i regni della terra se, chinato al suolo, l’adorasse. Ora reali appaiono la investitura offerta e il tributo. In forma di re si mostrò accora a san Martino cantandogli la medesima storia: — adorami, ch’io sono Cristo! — ma san Martino ch’era cornacchia da campanile gli disse: Olà, i Paperi meneranno a bere le Oche? Se tu fossi Cristo, non già la corona di oro, bensì quella di spine, io ti vedrei in capo! — Pensate un po’ voi che cosa avrebbe detto al papa se gli si fosse presentato davanti con una barbuta di tre corone di oro sopra la testa e gli fosse bastata la fronte di chiamarsi vicario di Gesù Cristo in terra!

Ma torniamo agli Asini. Il conte di Buffon nella storia della mia famiglia espone: che un Asino non è altro che un Asino242. Bella scoperta in fede di Dio! Oh che te-