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1600 Rivist. Britan., t. 11, p. 128.

(284) Id., id.

(285) Poteva aggiungere l’Asino mio, che gli uomini pretesero non solo infamare col mettergli su le groppe o fargli trarre enti sensibili, bensì ancora cose inanimate; come a mo’ di esempio la campana di San Marco, perchè suonò a martello per sollevare il popolo la notte in cui fu preso frate Jeronimo Savonarola; poi la esiliarono a San Salvatore dai frati di San Miniato, dove la prima volta che suonò fu per l’esequie di Tanay dei Nerli consigliere della condanna.

(286) Plin., lib. 8. c. 68.

(287) Vedi Responsorio degli Asini, n. 293—94.

(288) Raccolta di Poesie cit.