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40 Codice cavalleresco italiano

vocazione inviata in nome di più persone; e pena la squalifica, la domanda di riparazione inviata da un padre, da un figlio, o da un fratello, al figlio, al padre, al fratello; o da un parente, o da un amico di colui che è stato ferito, o ucciso in uno scontro, nel quale furono osservate le leggi dell’onore (art. 225), o dagli interessati direttamente o indirettamente in una vertenza all’arbitro, o ad uno, o a tutti i componenti un giurì, per cose che abbiano una qualsiasi relazione con la vertenza giudicata (Angelini al cap. I, 2°; Giurì d’onore, appellante Gelli, 10 novembre 1900).

Nota. — Lettera di nomina a rappresentanti:

                                                            Milano                              18          ore

Signori A. B.

Ritenendomi offeso dal signor D. (motivazione dell’appello), Vi prego di volermi rappresentare presso la controparte, allo scopo di ottenere spiegazioni in rapporto ai fatti accennati e, se del caso, una soddisfazione, o una riparazione atta a salvaguardare il mio onore. — Ringraziandovi, ecc.

                                                                                                    (firma) C.

È opportuno ricordare che il cartello di sfida è sostanzialmente cosa diversa dalla lettera di nomina a rappresentanti. Questa fa fede dell’incarico dato dall’appellante; quello è il documento nel quale sono raccolti i precisi termini delle ragioni d’appello, e le domandate soddisfazioni.

Alla comunicazione della lettera di nomina deve seguire immediatamente la consegna del cartello di sfida; senza di che il supposto offensore dovrà ritenere la comunicazione ora detta, — come una dimostrazione platonica di risentimento e un pio desiderio di soddisfazione.

Mancando quindi il cartello di sfida si dovranno applicare gli art. 116 e 117.