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e a bocconi. Ma, come il Machiavelli, egli ha una profonda esperienza del cuore umano e grande conoscenza de’ caratteri, i quali si sviluppano ben rilevati e sporgenti tra la varietá degli accidenti, e dominano la scena, e generano invenzioni e situazioni piccanti. Come ci gode questo furfante fra tante bricconate che mette in iscena! Perché infine quel mondo comico è il suo mondo, quello dove ha fatto tante prove di malizia e di ciarlataneria. 11 concetto fondamentale è che il mondo è di chi se lo piglia, e perciò è de’ furbi e degli sfacciati, e guai agli sciocchi! Tocca ad essi il danno e le beffe, perché sono loro abbandonati alle risa del pubblico, sono loro la materia comica. L’Ipocrita è l’apoteosi di un furfante, che a furia d’intrighi e di malizia diviene ricco, proprio come l’Aretino. La Talanta è una cortigiana che l’accocca a tutti i suoi amanti, e finisce ricca, stimata e maritata a un suo antico e fedele amante, alla barba degli altri. Il «filosofo», mentre studia Platone e Aristotele, se la fa fare dalla moglie; e poi il buon uomo si riconcilia con essa. Nella Cortigiana messer Maco, che vuol divenire cardinale, e Parabolano, che in grazia delle sue ricchezze crede di avere a’ suoi piedi tutte le donne, sono per tutta la commedia zimbello di cortigiane, di mezzani e di furfanti. Il «marescalco o grande scudiere», per non far dispiacere al duca di Mantova, suo signore, consente a sposarsi con una donna che non ha mai visto, lui nemico delle donne e del matrimonio. Né questo è un mondo immaginario e subbiettivo, anzi è proprio quella societá li, co’ suoi costumi, egregiamente rappresentati nel piú fino e nel piú minuto. Pietro vi gavazza entro come nel suo elemento, lanciando satire, elogi, epigrammi, bricconerie e laidezze, con un brio e un ardore di movenze, come fossero fuochi artificiali. Alcuni caratteri sono rimasti celebri, e tutti sono vivi e veri. Il suo «marescalco» ha ispirato Rabelais e Shakespeare, ed è uno scherzo originalissimo. Il suo Parabolano è rimasto l’appellativo degli uomini fatui e vani. Messer Maco è il tipo da cui usciva il Pourceaugnac. Il suo «ipocrita» è un Tartufo innocuo e messo in buona luce. Il suo «filosofo», che egli chiama Plataristotile, è una caricatura de’ platonici di quel