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dispettoso, in linguaggio d’uomo vinto: alla sua grandezza mancò maggior serenitá nella buona, e maggior semplicitá nella cattiva fortuna1. Quando dunque l’uomo sottostá alla fortuna, quando, fattaglisi grave la vita, egli la gitta via da sé come un importevole peso togliendosi cosa non sua, questo voi me lo chiamate virtú ed è colpa; voi me lo chiamate magnanimitá ed è fiacchezza d’animo.

Tale è il semplice tema sul quale un tedesco edificherebbe un ragionamento, ed un francese una narrazione; e se fosse Saint-Marc Girardin, a lui basterebbe l’animo di cominciare da Saffo e terminare a Werther ed a Jacopo Ortis. È questa la critica? Ci è innanzi un concetto generalissimo applicabile a tutte le forme dello scrivere e dello esprimere, eloquenza, poesia, storia, scienza, pittura, scultura, ecc.; applicabile a tutti gli scrittori di un secolo o di piú secoli, grandi, mezzani e piccoli: invano in questa generalitá noi cerchiamo un contenuto che sia proprio della poesia e proprio di Dante. Date a fare una orazione sul suicidio ad un collegiale, e se voi me la purgate delle amplificazioni, delle figure e di tutti i fiori rettorici, che cosa vi rimarrá in fondo? Lo stesso concetto. Date a fare una dissertazione sul suicidio ad un seminarista, e se voi me la spogliate dei luoghi teologici e passi di Scrittura e di citazioni ed altri ingredienti d’uso, che cosa vi rimarrá in fondo? Lo stessò concetto. Or che critica è quella che non mi distingue un’orazione da una dissertazione, una dissertazione da una poesia? Che critica è quella che non mi pone alcuna differenza tra Dante e quel collegiale e quel seminarista? Noi dunque non ci possiamo valere di una base cosí generale e dobbiamo trovare un punto di partenza che sia proprio della poesia e proprio di Dante.

Innanzi al poeta non vi sono idee, ma corpi; non vi è il suicidio, ma il suicida. E che cosa è l’inferno di Dante? È la riproduzione del peccato; la natura non tutta intera qual è, ma la natura colpevole nell’atto della colpa. E l’inferno del



  1. (Viva approvazione).