e della Pio-Latina alla ricostituita società di Frascati. — Il duca di Rianzarès e Luigi Maria Manzi. — La ferrovia per Civitavecchia concessa senza sussidio. — Inaugurazione di quella linea il 25 marzo 1859. — Un’offerta dei pescatori a Pio IX. — Tariffa dei biglietti e delle merci. — Gite a Palo, a Santa Marinella e a Santa Severa. — Impressioni passando il ponte sul Tevere. — Le due vetture destinate al Papa. — Curiose iscrizioni. — Pio IX a Civitavecchia. — Gravi difficoltà per la linea Roma-Ancona, e Ancona-Bologna. — Dissensi fra la società e il governo dell’Emilia nel 1859. — Documenti inediti. — Imbarazzi crescenti per mancanza di capitali. — Inaugurazione della Roma-Ceprano 17 gennaio 1862. — Incrocio dei due treni a Velletri — Banchetto ed iscrizioni. — Violazione di capitolati e statuti. — La società non si cura del governo. — Il 13 maggio 1863 il Papa percorre la linea Roma-Ceprano. — Particolari del viaggio. — Crescono gl’imbarazzi della Società. — Giuoca di audacia e chiede altre concessioni, senza averne i progetti. — Le stazioni a Roma e la stazione centrale a Termini. — Difficoltà della casa Mirès. — Si emettono le prime azioni. — Il capitale romano non sottoscrive. — La prima somma raccolta basta a pagare gli sbruffi. — Il governo francese impedisce l’emissione delle obbligazioni. — Si approssima la catastrofe, e si ricorre a ripieghi. — Cominciano le liti. — Fusione delle due società. — Contratto col Salamanca. — Imbrogli e frodi nelle costruzioni. — I vari amministratori delegati. — Fallimento della casa Mirès. — L’avvocato Gerardi segretario generale della società. — Sua integrità. — Piati curiosi fra il Manzi e Romualdo Gentilucci. — Chi era Gentilucci. — Fasi diverse delle ferrovie romane. — Loro fine con la convenzione del 17 novembre 1873.
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Capitolo XII — Arte e artisti
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Gli artisti rappresentavano una nota allegra nella vita sociale. — Il caffè Greco e l’osteria di Zio. — L’istituto di belle arti e l’accademia di San Luca. — La scuola del nudo di Gigi. — Modello di Cristo in croce. — Alunni che divennero illustri. — Antonio Dal Zotto, Giulio Monteverde, Cesare Maccari e Giulio Cantalamessa. — Vertunni e Fortuny. — Bernardo Celentano e l’architetto Cipolla. — Arte industriale. — Commissioni più frequenti e meno retribuite. — Due commissioni al Celentano. — Tra Celentano e il cardinal Medici. — Il suo epistolario. — Muore dipingendo il Tasso. — È il maggior artista del tempo. — Vien sepolto a Sant’Onofrio. — Genio artistico del Fracassini e del Fortuny. — Formano col Celentano la triade dei pittori più famosi. — La scultura. — Adamo Tadolini e Pietro Tenerani. — Morte del Tenerani. — Sepolto in Santa Maria degli Angeli. — L’americano Story e l’inglese Gibson. — La contessa di Castiglione e i fratelli Caetani. — Il carnevale e gli artisti. — La festa di Cervara, sospesa per dieci anni, è ripresa nel 1859. — Ricordi umoristici. — Il 25 aprile 1857 a Sant’Onofrio. — Terzo anniversario della morte del Tasso. — Trasporto delle ceneri nell’arca del nuovo monumento. — Seduta all’accademia dei Quiriti — Teresa Gnoli e Giannina Milli. — Il cardinale Gaude fa alla
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