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40 Chi l’ha detto? [144-148]

144.     Dont elle eut soin de peindre et d’orner son visage,
Pour réparer des ans l’irréparable outrage.1

(Racine, Athalie, a. II, sc. 5, v. 495-496).

Ma la bellezza non è tutto, e non basta nè a supplire l’assenza di altre doti, meno appariscenti, ma più importanti, nè a dare di per sè stessa la felicità; lo dice una vecchia opera comica:

145.     Esser bella a che dunque mi giova,
Se ogni pace vien tolta al mio cuor?

(La Figlia del Reggimento, parole di Calisto Bassi, mus. di Donizetti, a. II, sc. 4).

Scendendo al particolare, vediamo che ad uomo realmente brutto possono applicarsi i versi di un satirico aretino:

146.           Uno scherzo di natura,
      Un uom senza architettura.

il poeta medesimo che difese la piccolezza della statura e il naso grosso dalla taccia di coefficienti di bruttezza. Per la prima disse:

147.           Signora, se l’essere
        Piccina d’aspetto
        Vi sembra difetto,
        Difetto non è.

Per l’altro:

148.   ....Indizio è un naso maestoso e bello
  Di gran.... e di gran che? — di gran cervello.

(Guadagnoli, Il naso, sest. 3).

Elemento di bellezza è indubbiamente la figura alta ed eretta, chè in questo volle natura differenziare l’uomo dagli animali, come disse Ovidio nelle Metamorfosi (lib. I, v. 85-86):


  1. 144.   Con i quali essa ebbe cura di dipingere e ornare il suo viso per riparare l’irreparabile oltraggio degli anni.