Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[645-646] | Governo, leggi, politica | 197 |
del 7 novembre 1889 a proposito delle elezioni amministrative, disse, con frase un po’ rude, dopo aver parlato dell’indifferenza per la cosa pubblica delle classi più colte: «La popolazione bassa approfitta di questa inerzia, e il fango sale, sale e sale - sarebbe il caso di ripetere col Carducci.» La frase carducciana richiamata dall’on. Colombo (il fango che sale che sale che sale) fu scritta dal Poeta in un vivacissimo articolo «a proposito del processo di Piazza Sciarra». pubblicato nella Lega della Democrazia di Roma, del 2 giugno 1883, e poi ristampato in Confessioni e battaglie, ser. II (Opere, vol. XII, pag. 247). Ma della stessa imagine egli si era valso nelle Rime nuove, parte II, son. XXXIII: Dietro un ritratto, ultima terzina:
Sopra il fango che sale or non mi resta
Che gittare il mio sdegno in vane carte
E dal palco mortale un dì la testa.
Vero si è che l’onor. Colombo alludeva specialmente ai partiti estremi, alle sètte, delle quali Ugo Foscolo scriveva che
645. A rifar l’Italia bisogna disfare le sètte
646. .... Un Marcel diventa
Ogni villan che parteggiando viene.
Dante intende per Marcello persona di grande autorità politica, ma non è chiaro cui alluda. Alcuni vogliono che parli di M. Claudio Marcello, il vincitore di Siracusa, altri di C. Claudio Marcello, console, partigiano di Pompeo e fiero nemico di Giulio Cesare.
Oggi il maggior numero dei governi europei ed extraeuropei si assidono su basi democratiche: