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[467-470] Famiglia 139

non dice precisamente quale, ed è probabile che questa citazione, come molte altre simili, sia stata inventata da lui per puro scherzo.

Il Varrini nella Scuola del volgo, cioè Scelta di proverbi ecc., così la traduce in italiano:

Della madre il camin segue la figlia.

Anche Orazio nelle Odi (lib. IV, od. 4, v. 31-32) ritiene che

.... Neque imbellem feroces
Progenerant aquilæ columbam

con frase che, se prestiamo credenza a Porfirio, era proverbiale presso i Latini.

L’Alighieri in altro luogo svolge l’idea opposta cioè che nè virtù nè genio sono sempre ereditarii, e questo segue, a sua detta, per volere della Provvidenza la quale vuole che coloro ai quali essa distribuisce queste doti, le riconoscano da lei sola:

467.   Rade volte risurge per li rami
L’umana probitate: e questo vuole
Quei che la dà, perchè da lui si chiami.

Altrove egli dice che:

468.   Molte fiate già pianser li figli
Per la colpa del padre.

Perchè siano severi educatori dei fìgli, ammonisce i padri la Bibbia:

469.   Qui parcit virgæ odit filium1

altrimenti i figli stessi chiederanno conto ai genitori della loro colpevole debolezza, e potranno dir loro:

470.   Ecco, a te rendo il sangue tuo; meglio era
Non darmel mai.

come Emone, morente invece per la crudeltà del padre, dice a questo nell’Antigone di Vittorio Alfieri (a. V, sc. 6).


  1. 469.   Chi risparmia il bastone non ama suo figlio.