Pagina:Cennini - Il libro dell'arte, 1859.djvu/218

178 tavola
come acqua. 67. — Poi togli un poco di sinopia senza tempera, e col pennello puntío sottile va’ tratteggiando nasi, occhi e capellature. ivi.

Pennello di setole. I pennelli di setole si fanno in questa forma. Prima togli setole di porco bianco, che sono migliori che le negre. 65.

sottile. Allora togli o penna temperata ben sottile, o pennel sottile di vaio sottile. 23.

di vaio. E puoi aombrare le pieghe di acquerella d’inchiostro; cioè acqua quanto un guscio di noce tenessi dentro due goccie d’inchiostro, e aombrare con pennello fatto di code di vaio. 10. Nell’arte è di bisogno adoperare due ragioni di pennelli: cioè pennelli di vaio, e pennelli di setole di porco. 64. — È vero che i pennelli di vaio vogliono essere di più ragioni, sì come da mettere d’oro, sì come lavorare di piatto, che vuole essere un poco mozzetto colle forbicine. 64.

Perfezione. Vedi Grattare.

Pesco. agg. di colore. Come tu de’ tignere le carte di colore rossigno, o squasi color di pèsco. Rub. del Cap. 20.

Pezza. Guarda la pezza intera del cinabro, e dove è in maggiore altezza il tiglio, più disteso e dilicato, questo è il migliore. 46.

Pezzo d’oro o dell’oro. Poi in su questo tale cuscinello mettivi su un pezzo d’oro ben disteso, e con una mella ben piana taglia il detto oro a pezzuoli come per bisogno ti fa. 134. — Allora togli dell’oro, e mettivene su a pezzo, o mezzo pezzo, insieme alitando prima col fiato. 138. — Sappi che l’oro che si mette in piani, non se ne vorrebbe trarre del ducato altro che cento pezzi, dove se ne trae cento quarantacinque. 139.

Pezzoletto. «Piccolo pezzo, Pezzetto.» Ancora se non vuoi fare con mano, togli un pezzoletto di spugna ben gentile intinta nella detta vernice; e rullandola con la mano sopra l’ancona, vernica per ordine e leva e poni come fa bisogno. 155. — Vedi Gesso da sartori.

Pezzuola. So’ certi colori che non hanno corpo, i quali si chiamano pezzuola, e quali si fa d’ogni colore: e non bisogna se non torre un poco di questa pezzuola di qual colore la si sia tinta o colorita, metterla in un vasellino invetriato, o in una coppa; mettervi della gomma, ed è buono a lavorare. 161. — E per lo simile puoi fare e aombrare di colori o di pezzuole, secondo che i miniatori adoperano. 10. — E similmente su per la detta carta puoi aombrare d’inchiostro, di colori, e di pezzuole secondo la predetta tempera. 12.

Pezzuolo. Vedi Pezzo d’oro.

Pianetto. Vedi Spolverizzare.

Piano dell’ancona o della tavola. Poi il raccogli (il gesso macinato) con istecca, mettilo in su ’l piano dell’ancona, e con una stecca ben piana e grandicella, ne va’ coprendo tutti i piani. 115. — Vedi Groppo e Ancona.

Piastra. Poi abbia una piastra di stagno, o di piombo, che sia alta d'intorno un dito, sì come sta una lucerna; e tiella mezza d’olio, e quivi tieni i tuo’ pennelli in riposo, che non si secchino. 93.

Piatto (di) «detto d’un modo di adoperare il pennello.» E incomincia di piatto il detto pennello a fregare sopra e in quelli luoghi dove dee essere il bianchetto o rilievo. 31. — Vedi Lavorare di piatto.