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annotazioni. | 271 |
Per cui l’Orlandi proponeva a Guido Cavalcanti il seguente quesito:
Onde si muove e d’onde nasce Amore? |
Occhi miei, pupille degli occhi, o dell’anima mia, fu però detto di ogni cosa carissima. Plauto:
Ubi sunt isti |
e altrove:
Ocelle mi, fiat et istuc, et si amplius vis dari, |
E il Foscolo:
Ma per te le mortali ire e il destino |
LXXXVI.
Pag. 160. Quintia formosa est multis; mihi candida, longa,
Recta est
O che dunque le manca per esser bella? L’attrattiva, la grazia, la mica salis, come dice il poeta, quel non so che volgarmente chiamiamo il fascino della bellezza; ch’è come l’anima che si rivela nelle membra, in ogni atto,