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libro terzo. 233


pericolo; ma quando v’è insino al mento, mettergli il piede in sul capo, e sommergerlo tosto. Però sono alcuni che questo fanno co’ suoi rivali, e fin che non hanno modo ben sicuro di ruinargli, vanno dissimulando, e piuttosto si mostran loro amici che altrimenti; poi se la occasion s’offerisce lor tale, che conoscan poter precipitargli con certa ruina, dicendone tutti i mali, o veri o falsi che siano, lo fanno senza riservo, con arte, inganni, e con tutte le vie che sanno imaginare. Ma perchè a me non piaceria mai che ’l nostro Cortegiano usasse inganno alcuno, vorrei che levasse la grazia dell’amica al suo rivale non con altra arte che con l’amare, col servire, e con l’essere virtuoso, valente, discreto e modesto; in somma col meritar più di lui, e con l’esser in ogni cosa avvertito e prudente, guardandosi da alcune sciocchezze inette, nelle quali spesso incorrono molli ignoranti, e per diverse vie: chè già ho io conosciuti alcuni, che, scrivendo e parlando a donne, usano sempre parole di Polifilo30, e tanto stanno in su la sottilità della retorica, che quelle si diffidano di sé stesse, e si tengon per ignorantissime, e par loro un’ora mill’anni finir quel ragionamento, e levarsegli davanti; altri si vantano senza modo; altri dicono spesso cose che tornano a biasimo e danno di sè stessi: come alcuni, dei quali io soglio ridermi, che fan profession d’inamorati, e talor dicono in presenza di donne: Io non trovai mai donna che m’amasse; — e non si accorgono che quelle che gli odono subito fan giudicio che questo non possa nascere d’altra causa, se non perchè non meritino31 nè esser amati, nè pur l’acqua che bevono, e gli tengon per uomini da poco, nè gli amerebbono per tutto l’oro del mondo; parendo loro che se gli amassero sarebbono da meno che tutte l’altre che non gli hanno amati. Altri, per concitar odio a qualche suo rivale, son tanto sciocchi, che pur in presenza di donne dicono: Il tale è il più fortunato uomo del mondo; che già non è bello, nè discreto, nè valente, nè sa fare o dire più che gli altri, e pur tutte le donne l’amano e gli corron drieto; — e così mostrando avergli invidia di questa felicità, ancora che colui nè in aspetto nè in opere si mostri essere amabile, fanno credere che egli abbia in sè qualche cosa secreta, per