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se è fatta picchiando col tavolo; quando il tavolo s’impazienta, si verifica spesso che l’abbiamo frainteso.
S’aggiunga pure questo: che, sebbene generalmente le comunicazioni dell’intelligenza occulta siano al livello del l’intelligenza del medio (cosa del resto perfettamente naturale anche all’ipotesi spiritica), e spesso al disotto, molte volte danno prova di un ingegno (non dico di un sapere) di molto superiore al suo. In questo genere gli Americani vantano sopratutto il libro filosofico Arcana of nature, che lo stesso Büchner apprezzava assai, e di cui fece i suoi complimenti all’autore, Hudson Tuttle, il quale li rifiutò dicendo di esser stato soltanto il medio di uno spirito. Gli Inglesi vantano sopratutto il romanzo Edwin Drood, che il Dickens aveva lasciato a metà, e che egli avrebbe terminato di scrivere dopo morte colla mano del medio James. Questa sarebbe stata un’opera postuma in tutto il senso della parola. Gli Italiani parlano sopratutto di un poema dettato dall’Ariosto allo Scaramuzza, che io però non conosco. Per conto mio ho conosciuto un medio scrivente a cui Boccaccio, Bruno e Galileo facevano scrivere delle risposte che, per la loro elevatezza, erano certamente più all’altezza di quei tre, che al livello del medio; e potrei citarne testimoni competenti. Così le risposte, che Kant e Schopenhauer facevano medianicamente a Hellenbach, non erano indegne di Schopenhauer e di Kant. Al medio citato testè, Dante, o chi per esso, ha dettato tre canti in terza rima; io non ne ho letto che poche terzine, ma, per quanto posso giudicare, eran molto