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e non congiunte da alcuna legge; secondo la calzante espressione di Jul. Rob. Mayer, la disarticolazione non è nemmeno un soggetto per la matematica45.

Perciò è per lo meno inesatto dire «il rapporto tra la forza disarticolante e la forza disarticolata si svolge al limite zero»46 senza aggiungere che ciò si fonda soltanto su un accidentale aumento della forza disarticolata nel senso della forza disarticolante, dunque nel nostro esempio con una sempre uguale forza di colpo d’ala in confronto di una sempre maggiore altezza, rapidità, levigatezza del pendio, e di un sempre più grosso cumulo di neve ecc. Tanto poco può la forza disarticolante essere in sè veramente zero, che, se la disarticolazione non deve mancare, essa non può nemmeno sotto un certo «livello di potenzialità» dipendente dalle circostanze, diminuire; e perciò non si può credere di poter spiegare, con l’aiuto della disarticolazione, come una sostanza spirituale possa operare cambiamenti materiali.

Per quel che riguarda la soluzione proposta dal sig. Boussinesq, il punto materiale nel Point d’arrêt è semplicemente rimasto giù in equilibrio instabile, e per calcolare le conseguenze di tale adagiamento non c’era bisogno di farlo prima risalire. In realtà questo caso differisce soltanto per essere espresso più astrattamente e rivestito di forme matematiche, da quello di Dante e di Buridano, il quale potrebbe anche essere formulato così: che la creatura affamata