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però fare una nuova spesa, che in gran parte dovrete rinnovare in ogni anno successivo, e cioè la provvista della canna e del vinco, delle quail canne ve ne occorreranno tante, quante sono le viti nel primo anno, e successivamente meno, potendosi adoperare per le corte quelle che teneste lunghe nel passato. Dovete poi eseguire le necessarie riparazioni al filo e all’armato.

101. — Per prima cosa, con singolare avvertenzaFig. 8. e nei modi suggeriti (94), si rimettono le viti mancanti per avvenuto deperimento, servendosi di quelle poste a serbo nel primo anno, le quali, avanzandone ancora, si toglieranno via dalla vigna per collocarle in un luogo qualunque, all’uopo preparato.

102. — Si procederà in appresso all’operazione della potatura, e, come nell’anno scorso, verrà essa divisa in due epoche (90, 91).

103. — Nella prima, che avviene quando ancora il succhio non si è posto in moto, e cioè nel mese di marzo, netterete le viti dai viticchi e da tutto il seccume affinchè i due tralci allevati nell’anno passato restino belli e lisci (fig. 8).

104. — Scalzerete quindi nel pedale il terreno per togliere le importune radici nate sotto il colletto (14).

105. — Ora, prima che vi dica cosa abbiate a fare dei due tralci nati l’anno scorso, e che oggi