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levamento annuale dei pampini, poichè qualunque altro ramo è improduttivo e parassito, e come tale deve essere reciso e distrutto dall’esperto viticoltore.

11. — L’uva pertanto non viene se non dalla parte verde, fresca e nata nell’anno, ossia dal pampino, e giammai dal legno vecchio. E lo stesso pampino che sviluppa nel corso dell’anno, diventa poi legno perdendo anch’esso la proprietà di dar frutto.

12. — Ed è da qui che nasce il fondamento della grande teoria per la potatura della vite, e del successivo taglio verde prescritto in diverse epoche dell’anno.

13. — Non posso, e non mi credo capace invadere il campo della scienza per ispiegarvi gli uffici delle radici e delle foglie; però non debbo ommettere di dirvi brevemente qualche cosa.

14. — Il colletto, o nodo vitale, è quel punto della vite rasente al suolo, sotto il quale si trova immediatamente il primo nodo ove vengono fuori le principali radici per cui segna il confine estremo fra la vita sotterranea della radice e la vita aerea dell’albero. Nei primi anni la vite ha una tendenza tutta propria di mandar fuori presso il colletto radici parassite e ghiottone, che non bisogna lasciare senza grave pregiudizio della pianta.

15. — Le radici all’incontro che vengono fuori, come si è detto, dal primo nodo sotterrato, bisogna guardar bene che non siano lacerate, nè menomamente offese. È per questo solo che tante