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132 | predica quarta |
Il terzo, o la terza cagione che muove Idio a mandare i suoi giudicî, si è prosperità, e questo ben toca a voi. Voi avete meglio che città che sia in Italia. Oimè, o, io ho tanto tremore, che sotto tanto bene che non ci covi qualche cosa, che io me ne consumo! Voi avete tanti beni; voi avete pace per tutto; voi avete abondanzia d’ogni cosa; voi siete benvoluti da ogni persona; voi abondate in ogni bene!1 E imperò, quando tu stai in tanti beni e in tante delizie e in tanti peccati, allora stai tu in grande pericolo. E però pone mente a quello che ti abbisogna: gode i tuo’ beni, poichè Idio te li ha dati, e ricognosceli da lui, e usali con temperanza, temperanza, temperanza. Non ti levare in superbia; imperò che, come hai nel Deuteronomio al xxij capitolo: Icrassatus, impinguatus et recalcitravit dilectus populus2. — Elli è ingrassato, elli è ripieno, e elli ha ricalcetrato il popolo; — imperò che elli ha impinguato3 l’anima e ingrassato el corpo, e nei diletti sta colla roba. Oimè, ch’io temo, dico, della covata; che Idio non abbi qualche covata, che nasca poi i pulcini! Guarda, guarda, ben guarda! Domenica vi dirò e’ peccati, per che Idio vi manda e’ giudicî.
Quarta cagione è per simulata bontà; che talvolta ti pare vivare in pace, sai, co’ tali beni che noi aviamo, e sotto v’è una covata di male aguattato, il quale non si vede; chè tale è che si dà a crédare di vivare e far bene, che poi non è vero. Inde disse Cristo: Si coecus
- ↑ Al quieto e tranquillo vivere di Siena in quel tempo, tempo di pace sì, ma d’incipiente decadenza, allude il Santo anche nella Predica seconda. Veggasì alla pag. 45 e la nota segn. 1 alla pag. 46.
- ↑ La corretta lezione di questo passo è la seguente: Incrassatus est dilectus, et recalcitravit: incrassatus, impinguatus, dilatatusetc.(Bianchi)
- ↑ Il Cod. Pal., ingrassato.