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226 dal «misogallo» di v. alfieri


Gallia all’incontro, che in mertata angoscia
Soggiacque a un solo Re, dianzi servente,
14 Or sotto ai mille esanime si accoscia.1


Conclusione.

Giorno verrà, tornerà il giorno, in cui
Redivivi2 omai gl’Itali, staranno
In campo audaci, e non col ferro altrui3
4 In vil difesa, ma dei Galli a danno.
Al forte fianco sproni ardenti dui,
Lor virtú prisca, ed i miei carmi, avranno:
Onde, in membrar ch’essi già fur,4 ch’io fui,
8 D’irresistibil fiamma avvamperanno.
E armati allor di quel furor celeste
Spirato in me dall’opre dei lor Avi,
11 Faran mie rime a Gallia esser funeste.
Gli odo già dirmi: O Vate nostro, in pravi
Secoli nato, eppur create5 hai queste
14 Sublimi età, che profetando andavi.6

Tenea ’l Ciel dai Ribaldi, Alfier dai Buoni.


  1. 14. Si accoscia, sottostà; non senza ragione è qui adoprato lo stesso verbo che Dante adopera al v. 132 del canto XVIII dell’Inferno. — «Chi ha conosciuto Francesi misgenerati a’ tempi del Re, ed i rigenerati d’adesso ha osservato ch’essi avevano allora alquanto meno il contegno, e l’insolenza, ed il timore di schiavi, di quel che l’abbiano al presente. Essi erano allora al remo come dilettanti, che nei nostri porti chiamansi Buonavoglia, ed ora vi si assidono sforzati davvero, ma remigano pure liberamente a suon di nerbate». (Nota dell’A.) — Esanime, senza dar segno di vita.
  2. 2. Redivivi, svegliatisi dal loro lunghissimo sonno, tornati alla vita.
  3. 3. Il Filicaia, nel noto son. Italia, Italia, o tu cui feo la sorte:
    Né te vedrei del non tuo ferro cinta
    Pugnar col braccio di straniere genti.
  4. 7. Membrar, ricordare. Ch’essi già fur, che cosa essi furono nei tempi passati.
  5. 13. Create, parola di intenso significato, in cui è compendiato, può dirsi, il fine a cui l’A. mirò con tutta l’opera sua: formare la coscienza degli Italiani, plasmare, prima, il loro carattere, innamorarli della libertà, accenderli di furore contro la tirannide, sí da rendere impossibile ad essi la vita senza l’una, intollerabile sotto il giogo dell’altra. «Il primo e maggior merito [dell’A.]», sono parole di Massimo D’Azeglio, «fu, a parer mio, d’aver egli, si può dire, scoperta l’Italia, come Colombo l’America, ed iniziata l’idea d’Italia-nazione» (Ricordi, IV).
  6. 14. Che profetando andavi: il Bruto II è dedicato al futuro popolo d’Italia.