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detta dell’Ascensione. Ivi era, per quanto dicesi, la residenza di un Vescovo ne’ tempi rimoti. Il cimiterio, ove si seppellivano i Morti, merita di essere ammirato per le spropositate masse, tutte di un pezzo di marmo, che servono di coperchio a più di dugento sepolture. Ve ne sono però anche di mediocri. È probabile, e direi quasi certo, che a proporzione della dignità, che taluno avea, gli si ponessero maggiori, o minori moli de’ sassi sopra il Sepolcro. In ciò si avrà fatto naturalmente consistere la pompa, e la magnificenza, come gli Egizi nelle loro piramidi. „Giaciono lontane dal Monte dice il Fortis, di, modo, che non è possibile l’immaginarsi, che senza molto ben intese macchine gli antichi abitatori di quelle contrade abbiano potuto condurle fino a quel luogo.„ Io sono di parere, che le macchine adoprate a questo uso fossero semplicissime, e le meglio intese di tutte fossero le spalle degli abitanti. I Morlacchi credono, che sotto l’enormi moli di que’ sassi, che servono di sepolcri, vi dovessero essere de’ tesori ascosi, e per trovarli ànno provato più volte questi fantastici a scavar sotto i Sepolcri stessi. Alcuni de’ sassi sono immersi per quattro, o sei piedi nella terra, oltre l’altezza esterna1 e dopo che si à bene scavato sotto, non si trova che delle ossa de’ morti. Fu trovato anche un abito all’Ungherese, ricamato di oro, ed appena comparve all’aria, cominciò andar in pezzi. I Morlacchi del rito Greco vo-

  1. L’altezza di alcuni massi esternamente è di quattro piedi, e più. Si aggiungano gli altri quattro, o sei piedi sepolti nella Terra, e diventano di un’altezza di otto, o dieci piedi. Sono lunghi altrettanto, e larghi quasi la metà.