Osservazioni di Giovanni Lovrich/De' Costumi de' Morlacchi/§. 8. Ospitalità

§. 8. Ospitalità

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§. VIII.

Ospitalità.

L
A ospitalità de’ Morlacchi è tanto diversa da quella delle Nazioni colte, quanto la coltura di queste è diversa dalla selvatichezza de’ Morlacchi. La causa di questa virtù è dovuta probabilmente al poco commercio colle altre Nazioni, giacchè nelle Città della Dalmazia ella non è in gran voga. Essi accolgono nelle loro capanne col più possibile, e miglior modo un Forestiere, non mai più veduto.1 Essi compensano [p. 101 modifica]di molto (s’e vero ciò, che si legge delle Nazioni Settentrionali) l'antichissima crudeltà d’imolare gli stranieri ai loro Dei abominabili. Tocca al Capo di famiglia, per la dignità cui copre, di mangiar cogli Ospiti, e far loro compagnia. Esso diventa al loro arrivo Padrone assoluto, e fa preparar de’ cibi senza risparmio. È molto lontano ancora, che le mode Francesi s'introducano nelle mente de’ Morlacchi, laonde per timore, che gli Ospiti non partano affamati apparano dieci volte più di quello, che potrebbon mangiare, e continuamente li pregano perchè mangino. A me toccò (oltre molti altri esempj, che potrei addurre) passando per una Villa incontrarmi in un Morlacco mio conoscente, che dopo avermi pregato, che restassi seco lui a pranzo, e sentendomi ricusare „ almeno, disse, aspetta, che ti faccia arrostire un agnello per bere una volta „. Cosa sarebbe, se si dovesse ber più volte? ànno poi un difetto, molto comune fra essi loro, di ubbriaccar gli Ospiti, nè sono contenti, se non li vedono ber in abbondanza.2 Tutti i Nazionali, ricevendosi all’albergo, scambievolmente si baciano con tutta la famiglia, uso di cui diremo in seguito. Se l’Ospite abita molti giorni in casa, ogni mattina la fanciulla maggiore della famiglia, o la Nuora gli dà l'acqua alle mani, lo pettina, gl’intreccia i capelli, e lo serve anche a tavola, s’egli è Ospite di riguardo, con [p. 102 modifica]cui le Donne non mangiano mai. Il Fortis dice; che mentr’egli mangiava col suo onorato Voivoda PervanFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 a Cocorich, le fanciulle di casa lo guardavano per le fessure della porta.3 Ma se nessuna di esse lo à servito a Tavola, non è, che si ascondano a’ Forestieri, perchè forse più di una violazione delle Leggi ospitali le à rese guardinghe4 ma perchè alle volte si adombrano i Morlacchi di certi soggetti, senza ragione alcuna. Questo si può donare all’innocenza del costume.

Per quanto i Morlacchi sieno liberali cogli Ospiti, altrettanto sono nemici, ed avari co’ birboni, e da quì ne nasce, che i più mendici si procacciano il vitto co’ proprj sudori, ed il mestiere de’ birbi (ch’è obbrobrioso pe’ Morlacchi) è solamente proprio fra noi a Zingari. Ma se la Ospitalità de’ nostri Morlacchi è stata sempre una cosa pregieviole, la loro eccessiva prodigalità in ogn’incontro, mi sembra, che degenera in vizio.

  1. Potrebbono essere tacciati d’inospitalità, anzi per dir meglio di crudeltà per una cosa sola. Essi ànno de’ cani, che in ferocia non la cedono ai Lupi. Questi assaltano i passeggieri per istrada in modo tale, che vi vorebbe la forza di Ercole, per liberarsene. È grazioso spettacolo pe’ Morlacchi l’ammirar le bravure de’ proprj cani, nè si movono a liberar i passeggieri dai loro morsi, se non quando vedono di non esser quasi più in caso di porger soccorso.
  2. Quando gli Ospiti partono sinceri dalle Case de’ Morlacchi, vi nasce in questi il rimorso di non averli ubbriaccati, e si odono dire „ oh nostra vergogna!Fonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 Gli Ospiti si divisero da noi sinceri. “
  3. Vol. 2. p. 144.
  4. Vol. 1. p. 56.