Orazioni di Buonaccorso da Montemagno il Giovane/Avvertenza
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AVVERTENZA
Sono omai parecchi anni passati che avevamo in animo pubblicare le orazioni e le rime de’ due Buonaccorsi da montemagno, tratte dal Mss: che si conservava nella ricca libreria del Conte Ricciardi, segnato al num. XV. S.ª 2.ª R., ma per cagione de’ tempi che allora correvano non potemmo metterle a stampa. Volendo ora recare ad effetto il nostro antico divisamento ci siamo deliberati di dare in luce queste auree scritture, nelle quali si scorge la vivacità e la semplicità del dettato: e speriamo che gli amatori della bella favella vorranno accogliere di buon viso questa prima pubblicazione napolitana.
Innanzi tratto ci è uopo far aperto che di buon’ora ci mettemmo attesamente a collazionar il nostro Mss: con la stampa del Manni del 1718, e procedendo in siffatta guisa ci è incontrato di leggere molti svarioni che spesse volte s’incontrano in quella edizione, i quali sovente nuocciono al senso. Acciocchè i leggitori possano giudicare la diversità delle due edizioni, abbiamo disteso un elenco delle varianti più notevoli, e l’abbiamo allogato in fine del libro. Per rispetto poi all’ortografia si è seguito scrupolosamente il Mss: Ricciardi.
Nell’adoperare in particolare le virgole ci siamo valuti più dell’uso che ne facevano gli antichi autori che dell’uso presente, in cui molte volte si sopprimono. E ci siamo fatti guidare dall’intendimento di giovare alla chiarezza e alla piena intelligenza del testo; mirando anche a certa ragione intrinseca di armonia del periodo, che mal volentieri si può intendere, se si fa a meno delle virgole.
Per agevolare la gioventù sì si è collocato a piè di faccia qualche breve ma importante dichiarazione. Nella stampa del Manni mancano quattro Orazioni, che noi aggiugnemmo alle presenti, le quali si trovano nel Mss. Ricciardi, e anche nella Raccolta di Testi inediti, pubblicata in Roma nel 1816. In quanto a’ versi abbiamo avuto sotto gli occhi varie edizioni, così antiche, come moderne; e tutti gli abbiamo in questa impressione riportati, onde che questa vuolsi tenere più pregevole dell’antica del Manni, che è manchevole di alcune rime, dettate dal vecchio Montemagno.
Le quali cure da noi poste nel dar nuovamente in luce queste bellissime orazioni e lodate rime, dove molto è da apprendere per liberarci dalle sozzure che deturpano la nostra favella, così bistrattata in tempi che si dicono italianissimi, ci affidano che vorrà questa nostra stampa al pari delle altre nostre cose essere bene accolta dall’universale.
Incorati così dal favore degli uomini dotti noi proseguiremo a dare di quando in quando altre pregiate scritture, non badando a fatighe dal canto nostro per mantenere sempre viva ed accesa questa sacra fiamma della incorrolta favella, onde abbia la patria nostra copia di giovani ben parlanti ed ottimamente scriventi.