Or nemica fortuna or febbri ardenti
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Tommaso Stigliani
VIII
NEL COMPORRE IL «MONDO NUOVO»
A Cesare Orsino
Or nemica fortuna or febbri ardenti,
Cesare, m’assaliscono sí spesso,
mentr’io la chiara istoria in versi tesso
del gran Colombo alle future genti,
che temo no ’l vigor cosí s’allenti,
ch’io caggia un dí, tra via, dal peso oppresso,
e tante mie vigilie a un tempo istesso,
tanti affanni e sudor restino spenti.
Deh, re del ciel, se t’è la vita amica
d’un che non la consuma in ozio cheto,
ma per publico pro l’usa e fatica,
non mi lasciar perir fin ch’io non mieto
de’ lunghi studi miei la dolce spica;
e, poi, chiamami a te, ché verrò lieto.