Opere minori (Ariosto)/Rime varie/Sonetto IV
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Ludovico Ariosto - Opere minori (1857)
Sonetto IV
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Sonetto IV.
Non senza causa il giglio e l’amaranto,
L’uno di fede e l’altro fior d’amore,
Del bel leggiadro lor vago colore,
4Vergine illustre, v’orna il sacro manto.1
Candido e puro l’un mostra altrettanto
In voi candore e purità di côre:
All’animo sublime l’altro fiore
8Di costanza real dà il pregio e il vanto.
Com’egli al sole e al verno, fuor d’usanza
D’ogni altro germe, ancorchè forza il sciolga
11Dal natío umor, sempre vermiglio resta;
Così vostr’alta intenzïone onesta,
Perchè Fortuna la sua rôta volga
14Come a lei par, non può mutar sembianza.
Note
- ↑ Così nelle copie possedute dal Barotti, il quale però lesse con la comune: il vostro manto. Il Rolli e il Pezzana correggevano: «ornano il vostro manto.»