Opere (Lorenzo de' Medici)/XVII. Rime varie o di dubbia autenticitá/I. Sonetti/Sonetto II.

II. Lorenzo de’ Medici, quando tornò da Napoli, a Bernardo Bellincioni.

../Sonetto I. ../Sonetto III. IncludiIntestazione 1 dicembre 2023 100% Da definire

II. Lorenzo de’ Medici, quando tornò da Napoli, a Bernardo Bellincioni.
I. Sonetti - Sonetto I. I. Sonetti - Sonetto III.
[p. 262 modifica]

ii

Lorenzo de’ Medici, quando tornò da Napoli, a Bernardo Bellincioni.


     Un pezzo di migliaccio malavia
ed una fiera bestia ed una a prato
avevon tanto un erpice menato,
ch’egli era fuor del solco per pazzia.
     Ma se n’avvidde mona Nencia mia
e tese al sole un vaglio ben bucato:
un giudeo il vidde e funne sí crucciato,
che non vorrebbon piú geometria.
     Quell’«arri sta», che fanno i paladini,
quando vanno a Piacenza coi cestoni,
fanno impazzar quei poveri asinini.
     Perché hanno il capo vuoto, molti arpioni
armeggion per calendi e pastaccini,
e deston la mattina i dormiglioni.
E però i Calicioni
s’armon di troppo debole corazza,
ch’ogni poco di stretta poi gli ammazza.