Ode XXXIX

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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode XXXIX
Ode XXXVIII Ode XL

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SOPRA SE STESSO.


ODE XXXIX.


Quando ricolmo il seno
     Di fervido liquor,
3Lascia agli affetti il freno
     Il core, io non so come;
     E delle Muse il nome
     6Canto sul plettro allor.

Sento che in me vien meno
     L’affanno ed il tormento,
     9Veggo che in mare il vento
     Disperde ogni dolor,
Quando ricolmo il seno
    12Di fervido liquor.

D’un florido terreno
     Per l’odoroso piano
     15M’aggira il Dio Tebano
     Pieno del suo furor,
Quando ricolmo il seno
     18Di fervido liquor.

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Io lodo il bel sereno
     De’ lieti giorni e belli,
     21E adatto su i capelli,
     Serto di nuovi fior,
Quando ricolmo il seno
     24Di fervido liquor.

Di grato odor ripieno
     Al mio tesoro accanto,
     27Inni festivi io canto
     All’alma Dea d’Amor,
Quando ricolmo il seno
     30Di fervido liquor.

Vivo contento appieno
     Co’ giovinetti alteri,
     33E spiego fra i bicchieri
     I sensi del mio cor,
Quando ricolmo il seno
     36Di fervido liquor.

Ecco il profitto almeno
     Che reco oltre la morte;
     39Nel resto la mia sorte
     Comune è egli altri ancor,
Quando ricolmo il seno
     42Di fervido liquor.