Odi (Anacreonte)/Ode XXXIX
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SOPRA SE STESSO.
Quando ricolmo il seno
Di fervido liquor,
3Lascia agli affetti il freno
Il core, io non so come;
E delle Muse il nome
6Canto sul plettro allor.
Sento che in me vien meno
L’affanno ed il tormento,
9Veggo che in mare il vento
Disperde ogni dolor,
Quando ricolmo il seno
12Di fervido liquor.
D’un florido terreno
Per l’odoroso piano
15M’aggira il Dio Tebano
Pieno del suo furor,
Quando ricolmo il seno
18Di fervido liquor.
Io lodo il bel sereno
De’ lieti giorni e belli,
21E adatto su i capelli,
Serto di nuovi fior,
Quando ricolmo il seno
24Di fervido liquor.
Di grato odor ripieno
Al mio tesoro accanto,
27Inni festivi io canto
All’alma Dea d’Amor,
Quando ricolmo il seno
30Di fervido liquor.
Vivo contento appieno
Co’ giovinetti alteri,
33E spiego fra i bicchieri
I sensi del mio cor,
Quando ricolmo il seno
36Di fervido liquor.
Ecco il profitto almeno
Che reco oltre la morte;
39Nel resto la mia sorte
Comune è egli altri ancor,
Quando ricolmo il seno
42Di fervido liquor.