Ode XXXIII

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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode XXXIII
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AD UNA RONDINELLA.


ODE XXXIII.


O amica rondinella,
     Tu vieni a fare il nido
     Nella stagion novella
     4Ogni anno in questo suol.
Ma poi nei freddi giorni,
     Verso l’Egizio lido
     A’ noti tuoi soggiorni
     8Volgi di nuovo il vol.

Ah che nel petto mio
     Amor s’annida ognora!
     Di quanti amori, oh Dio,
     12Per lui fecondo ho il cor!
Uno già l’ali impenna,
     L’altro è nel guscio ancora,
     Quest’altro uscire accenna,
     16Ma egual non ha valor.

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Altro non odo in petto,
     Che un pigolar frequente
     Del coro pargoletto,
     20Che non si può soffrir.
L’esca ogni adulto porge
     Ad ogni Amor nascente,
     Da questi poi si scorge
     24I nuovi alunni uscir.

Chi mai nel cor sentito
     Ha tanti Amori e tanti?
     Il numero infinito
     28Tutto ridir chi può?
Per discacciarli appieno
     Forze non ho bastanti,
     Per chiuderli nel seno
     32Più luogo oh Dio! non ho.