Odi (Anacreonte)/Ode XXXII
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SOPRA I SUOI AMORI.
Se numerar degli alberi
Sapesti mai le fronde,
E dell’immenso Oceano
Tutte le arene e l’onde,
5Tu solo ascolta, e numera
Gli amor ch’io nudro in sen.
Nella Città di Pallade
Ho venti amori teneri;
A questi ancora aggiungere
10Puoi quindici altri almen.
Chi ridir può per ordine
Gli amori di Corinto?
Son tanti, che puoi mettere
Un numero indistinto.
15D’Acaja hanno le femmine
Il vanto di beltà.
Tra quelli dell’Ionia,
Di Lesbo, Rodi, e Caria,
D’amor la giusta serie
20Duemila e più sarà.
Che, ti spaventa il numero?
Di Siria, di Canopo,
Indi di Creta fertile
Gli amor ridir fa d’uopo,
25Creta, ove sempre esercita
Il suo potere Amor.
E pur non basta: annovera
Quei d’oltre Calpe ed Abila,
Quelli di Battro e d’India,
30Che vivon nel mio cor.