Odi (Anacreonte)/Ode XXIII
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SOPRA L’ORO.
Ah! se il poter dell’oro
Giungesse mai degli uomini
3I giorni a prolungar!
Qual arte, qual lavoro,
Per divenir ricchissimo,
6Io non vorrei tentar?
Affinchè poi la morte,
Inaspettata e tacita
9Quando venisse a me,
Prendesse alle mie porte
Dell’oro in contraccambio,
12Volgendo altrove il piè.
Se ricomprar la vita
I duri fati niegano
15Al misero mortal,
Per la crudel partita
A che mi struggo in lacrime?
18Il pianto mio che val?
Ma se il ferale editto
Per tutti è irrevocabile,
21E ci convien morir;
Stolto! il fatal tragitto
Forse coll’oro pallido
24Tu speri d’impedir?
Dunque fra stuol d’amici
Voglio godere, e bevere
27Di Bacco il buon liquor.
E voglio i dì felici
Sopra le piume morbide
30Passar col mio tesor.