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di anacreonte. 37


SOPRA L’ORO.


ODE XXIII.


Ah! se il poter dell’oro
     Giungesse mai degli uomini
     3I giorni a prolungar!
Qual arte, qual lavoro,
     Per divenir ricchissimo,
     6Io non vorrei tentar?

Affinchè poi la morte,
     Inaspettata e tacita
     9Quando venisse a me,
Prendesse alle mie porte
     Dell’oro in contraccambio,
     12Volgendo altrove il piè.

Se ricomprar la vita
     I duri fati niegano
     15Al misero mortal,
Per la crudel partita
     A che mi struggo in lacrime?
     18Il pianto mio che val?