Odi (Anacreonte)/Ode LXIII
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Ode LXIII
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EPITALAMIO.
Te delle Dee regina,
Venere amica, io bramo,
Vieni: te Amore io chiamo,
4Degli uomini Signor;
Te invoco, o Santo Imene,
Per cui ciascun respira;
Voi canto sulla lira,
8Venere, Imene, Amor.
Ecco l’amata sposa,
O giovinetto amante,
Non perder questo istante
12Che a te goder convien.
Caro alla Dea d’Amore,
Consorte di Mirilla,
Stratocle, la pupilla
16Deh volgi al caro ben.
Come tra i fior del prato
La rosa è la più bella,
Avanza ogni donzella
20Mirilla ancor così.
Il talamo ridente
Ecco ci mostra il sole,
Ah! sia di bella prole
24Questo fecondo un dì.