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di anacreonte. 109


EPITALAMIO.


ODE LXIII.


Te delle Dee regina,
     Venere amica, io bramo,
     Vieni: te Amore io chiamo,
     4Degli uomini Signor;
Te invoco, o Santo Imene,
     Per cui ciascun respira;
     Voi canto sulla lira,
     8Venere, Imene, Amor.

Ecco l’amata sposa,
     O giovinetto amante,
     Non perder questo istante
     12Che a te goder convien.
Caro alla Dea d’Amore,
     Consorte di Mirilla,
     Stratocle, la pupilla
     16Deh volgi al caro ben.