Ode LII

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Anacreonte - Odi (Antichità)
Traduzione dal greco di Francesco Saverio de' Rogati (1824)
Ode LII
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SOPRA IL VINO.


ODE LII.


Già le donzelle e i giovani
     Portan di neri grappoli
     3Colme le ceste al tin;
Mentre co’ piedi gli uomini
     Dall’uve nere esprimono
     6Il rubicondo vin.

Al Dio della vendemmia
     I lieti cori alternano
     9Cantici di piacer;
Mentre il liquor, che fervido
     Ribolle già nelle anfore,
     12S’affollano a veder.

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Se avvien che più del solito
     Un vecchierello debole
     15Beva di quel liquor,
Scuote la chioma candida,
     Volgendo il passo tremolo
     18A nuova danza allor.

Ma se un garzone amabile,
     Col replicato bevere,
     21Ebro ancor ei divien,
La villanella insidia,
     Che dorme in sonno placido
     24D’un praticello in sen.

Dal sonno pria destandola,
     Con parolette tenere,
     27Le persuade amor;
E tenta indurla a vincere,
     Con modi lusinghevoli,
     30Il verginal pudor.

S’ella s’ostina indocile,
     A forza il fior di Venere
     33Ei coglie di sua man.
A Bacco, allor che indomito
     Scherza nel sen de’ giovani,
     36Ah! si resiste invan.