Obras Poéticas de Glauceste Satúrnio/Sonetos/LXXXVIII
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LXXXVIII
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LXXXVIII
Non ho valor, che basti; io corro in vano
A ricoprirmi del pesante scudo;
Senza armi ’l sen, senza armi ’l cor ignudo
4S’abbandona al tuo strale, Amor insano.
L'idolo mio, che m’offre in volto umano
Beltá quasi divina, al petto rudo
Si suave gli porge il velen crudo,
8Che orror non ho nel venerar la mano.
Reggi ’l colpo; la strage io non pavento;
Ti daranno, crudel, poca victoria
11La mia ruina, il mio duol, il mio tormento.
Saremmo entrambi esempi a grata istoria,
Tu mostrando il tuo tardo pentimento,
14Io nel martir trovando la mia gloria.