O tu, che pigni in due parete azzuro

Cecco Nuccoli

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti O tu, che pigni in due parete azzuro Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Mostrasi chiaro, per divin giudizio Niccolò, io vero amico te conseglio
Questo testo fa parte della raccolta XXII. Ser Cecco Nuccoli
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XVII

Ad un tale, ammonendolo che il mal acquistato non dá frutto.

O tu, che pigni in due parete azzuro,
e váice mettend’òr senza mordente,
e l’una fáite in vista si lucente,
4ch’en l’altra si doventa buio e scuro:
e giá non pense nel tempo futuro,
né co’ al Signor despiace ei fraudolente?
né ancor non guardi che dina la gente,
8veggendose in palese quisto furo?
Ma sappi ch’io non so’sordo né muto,
ch’io non conosca le parole false,
11che ne la vista mi parver si salse,
odendo dimandar si gran trebuto.
Chi partir crede quel del suo fratello,
14el suo veggia partir con lo coltello.