Rime (Guittone d'Arezzo)/O motto vile e di vil cor messaggio
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Chi non si sottometterebbe a nessuno, si fa schiavo di vil femmina!
O motto vile e di vil cor messaggio,
d’onni vertú salvaggio,
e d’onni brevileggio e pregio umano,
dir omo a donna: — io son tuo servo, e aggio
5sí stretto in te coraggio,
more, se, per mercé, no fai el sano! —
Dove legge tutte e dove usaggio,
u’ senn’, ove coraggio,
ove altezza di schif’animo e strano?
10Perché non vole d’omo om signoraggio,
e dal divin servaggio
dice non po lo core suo far piano;
ed a femina vil talor barone,
trascurata ragione,
15valore e onor, servo se dae;
e sol de notte vae
per lochi laidi e strain, come ladrone.
Oh, se ragion portasse al partir ch’hae!
Non forse uniria giae
20l’autezza de l’umana condizione,
unde senza questione
sé danna, brevileggio; e bestial fae.