O bella Euterpe, o de' miei versi onore

Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura O bella Euterpe, o de’ miei versi onore Intestazione 8 maggio 2023 75% Da definire

Il sole, o Valguarnera Certo ben so, che ti lusinga il core
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


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XLVII

S’IMPLORA L’AJUTO DELLE MUSE
NELL’INFERMITÀ

DEL S. D. VIRGINIO CESARINI

O bella Euterpe, o de’ miei versi onore,
     Deh dimmi: Febo è sgombrator de’ mali?
     Conosce egli d’ogni erba ogni valore,
     E ne può ristorar gli egri mortali?
5Se pur froda non è, ch’ei sia possente
     Ogni morbo quetar che ci martira
     In questi giorni, che ripone in mente?
     Sovra che pensa? o dove gli occhi gira?
Langue il pregio sovran di nostra etate;
     10E conforto di Febo invan s’aspetta,
     Or che farassi? ah di disdegno armate
     Cerchiamo rime, e procacciam vendetta.
Perda gli strali, e degli amati allori
     Vegga seccare la corona in fronte;
     15Sia ludibrio d’Admeto infra Pastori,
     E gli rinnovi duol nuovo Fetonte.
O Clio, s’ami cessar, che altri dispieghi
     Istoria del re vostro, ond’ei si scorni,
     Fa che lui preghi sì, che per tuoi preghi
     20Al buon Virginio sanità ritorni.
Allora udransi celebrare i pregi
     Dell’Angue ucciso, incomparabil vanto,
     E su cetere d’òr maestri egregi
     In val di Tebro sollevarne il canto,
25Tra tanto ghirlandato in lunga veste,
     Gloria ben singolar di Lilibeo,
     Sciorrà Balducci mio voce celeste
     Qual già la sciolse in Mitilene Alceo.