Nuova, e vera relazione del terribile, e spaventoso terremoto successo nella città della Matrice - Versione diplomatica/Aggiunta

Aggiunta

../Relazione IncludiIntestazione 30 agosto 2016 50% Da definire

Relazione
[p. 9 modifica]

AGGIVNTA


Alla Compaſsioneuole


RELATIONE DEL TERREMOTO


Successo nella Città della Matrice, e ſuo Stato,

& anco ne’ luoghi circonuicini.


Con la narratione di tutto l'auuenuto auanti, e dopo li 17.

del corrente Meſe d'Ottobre MDCXXXIX.

fino al giorno preſente.


Con patimento di Accumulo, Monte Reale, Poggio Cancello, & ancora con ſpauento nuouamente di Recanati, e Rieti nel detto tempo,


Et il danno ſeguito, e la perdita di quantità di persone,

diligentemente narrata da Carlo Tiberij Romano.



ÈÈDi grandiſsimo tormento à i peccatori la puntura del rimorſo di conſcienza, la ſola immaginatione l'affligge. Anco la naturale conſcienza rimorse communemente tutte le beſtie, quali (benche irragionevoli) non perciò pare che perdino in vna certa maniera la cognitione de' mali da loro commeſsi, ſecondo (però) i termini della loro capacità. Non può contradirſi eſſer ſoauiſsimo ripoſo la quiete della conſcienza. I caſtighi dal Cielo tardati maggiormente ſi aggrauano. Non è miniſtro IDDIO, mà [p. 10 modifica]ben vẽdicatore delle vanità, e cupidigie humane. Miſero chi ſi fonda ſoura le terrene grandezze. Ogni principio aſpira al ſuo fine. Le coſe eterne non ammettono numero, nè tempo. I mondani poſſeſsi, ſono ſecondo la noſtra immaginatione. Quando pare il Cielo aſſai minaccioſo, all’hora con maggior contentezza dimoſtra il ſuo ſereno. Le tribolationi ſono mandate da IDDIO per generale auuertimento, e per far conoſcere la ſua eſſenza, e potere.

Promiſi darui più certa nuoua, ve la porto: & in vero lagrimoſo ſtendo narratione memorabile, & efficace à muouere l’inſenſibili alla riuerenza Diuina, quando in eſſi punto di ſenſibilità ſi reſtringeſſe.

Vna Chieſa nella Matrice dedicata al Sãtiſſimo Sacramento è totalmente rouinata, eſſendo reſtato il Sacramẽto illeſo trà le rouine, per dimoſtrare la ſuprema onnipotenza à gl’increduli, & oſtinati, & anco per ſpauento à i diſprezzatori delli Diuini precetti.

Le Fontane, che continuamente ſcorreuano riui d’acqua limpidiſsima, hora alcune ſono reſtate ſecche, & altre gettano acqua torbidiſsima, e nera.

Reca grandiſsimo ſtupore, e tema inſieme il Tronte, fiumara groſsiſsima, quale ſono molti giorni, che ſi moſtra ſpauentoſo, e quaſi vn nuouo Mare romoreggia, ondeggia, e freme in modo, che [p. 11 modifica]ſembra vlulati, e ſtrida infernali eſſendo l’acqua così nera, e puzzolente, che atterriſce l’vdito, e ſcaccia l’odorato, non che il guardo.

La maggior parte di quelli, quali ſono reſtati ſalui, ſono andati à ricouerarſi in Aſcoli, in altri luoghi, & anch’ in Roma ve ne ſon venuti.

A di 17. del preſente meſe d’Ottobre, facendoſi la Proceſsione del Santiſsimo Sacramento per la quaſi disfatta Matrice, con ſeguito di moltitudine di perſone, quali dauano grandiſsimi ſegni di cõpuntione con diſciplinarſi à ſangue, e moſtrãdo veri inditij di pentimento, fè ſentirſi il Terremoto, quale accennò rouina, mà però non danneggiò mentre paſſaua il Sacramento, ſe non che paſſata la Proceſsione caderno molte Caſe, e Palazzi, ſenza morte di alcuno, eſſendo le habitationi già ſtate abbandonate per la paura. Il Terremoto à fatto eſterminò, ſubiſsò, e disfece Caſe, e Palazzi, onde à pena vi ſi ſcorgono le veſtigia della Matrice non tanto, quanto di altri già narrati luoghi.

Alcuni Signori della Matrice offeriſcono à quei tali, che vogliono arriſchiarſi di entrare trà le rouinate Caſe, e habitationi, & adoprarſi à ricuperare le maſſaritie, e denari iui ſepolti, la metà di tutto quello, che cauaranno fuori.

L’Eccellentiſs. Sig. Principe và religioſamente confortando le genti, eſortandole alle deuotioni, moſtrando gran pietà, e compaſsione, hauendoſi fatta alzare vn’habitatione di tauole in Campagna [p. 12 modifica]portando di perſona il vitto à quell’infelici, quali timoroſi anco viuono vilipendẽdo la vita, durando à ſentirſi il Terremoto con general terrore.

La perdita ſi accerta per vn miglion d’oro in circa, e ſi può credere eſſere il danno maggiore di quello ch’io riferiſco, ſtante ne fanno teſtimonianza molti di quei paeſi, che in Roma ſi ritrouano di freſco giũti. I morti ſi tiene ſiano da 500. in circa.

Le Meretrici diceſi, che moſtrandoſi grandemente compunte ſi batteuano fortemẽte con funi, e punte di ferro, gettandoſi a’ piè d'ogn’vno, acciò le affliggeſſero, e le calpeſtaſſero, giudicandoſi eſſer ſtate loro motrici dell’Ira di DIO.

In Recanati hà dato il Terremoto qualche faſtidio nel ſopranarrato tempo, ſenza dãno alcuno.

In Rieti hà portato qualche ſpauẽto: onde quel Popolo (temendo l’Ira diuina) hà mandato in Roma dodici Zitelle ſcalze, per impetrar miſericordia da S.D.M. e pregarlo à placarſi contro i peccatori.

Per tanto ſi compiaccia S.D.M. di liberarci da ſimili accidenti, non mancãdoſì però dalla noſtra parte di moſtrargliſi grati, e ricordarci di riuerirlo come noſtro benefattore, eſſendo che quãdo meno ci penſiamo all’hora ci giunge il rigoroſo, ſeuero caſtigo della ſua potente mano, non trouãdoſi riparo alle ſue punitioni, poiche ſe non ſon meritate non vengono. E queſto è quanto, per certezza hò potuto riferirui, e finiſco.



In Roma, Per Domenico Marciani 1639. Con licenza de' Sup.