Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono/Documenti/S
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S.
Esposizione del 1838.
«La buona faenza della fabbrica delle Castelle di Angelo Maria Celli non merita di essere dimenticata in questa esposizione. Voi conoscete quanto essa è stata in pregio, e quanti vasi preziosi sonosi costruiti dai nostri antecessori, perciò saprete premiarla.»
Esposizione del 1840.
«La Faenza però della fabbrica di Castelli di Angelo Maria Celli troviamo di essersi assai migliorata; e se quel fabbricante farà i suoi piatti di forma più in moda, sarà un genere che potrà convenire di molto ai consumatori, perchè alla buona e prefetta vernice si unisce il tenue prezzo di grana due e mezzo a patto che fa l’interesse di tutti.»
Esposizione del 1842.
«L’arte de’ lavoratori di argilla anche si è resa di una utilità generale pel paese. Molte fabbriche sonosene stabilite, e diverse di esse veggiamo splendidamente figurare nella presente mostra, e passandole a rassegna l’una dopo l’altra, diremo che i lavori di faenza della fabbrica di Castelli di Angelo Maria Celli sono belli, durevoli perchè verniciati a perfezione, e di tenuissimo costo; i piatti da salvietta per grani 2½ l’uno, e quelli da zuppa a grana tre formano il comodo e l’economica delle famiglia di quella Provincia. Questa faenza sarebbe ricercata tra noi benenche e se la spesa del trasporto non fosse tale da importare più del doppio del suo costo. Diasi dunque un premio al Sig. Celli per la buona sua faenza.»
Esposizione del 1853.
«I lavori di Faenza della fabbrica di Angelo Maria Celli di Castelli nel 1.° Abruzzo ulteriore, han meritato plauso in ogni esposizione. Son di buona forma, durevoli perchè verniciati a perfezioni, e di modico prezzo. Nella presente si contraddistinsero i due belli bocali dorati co’ corrispondenti bacini: ed andò lodata per l’uguaglianza la vernice bleu delle due frattiere e della calamariera.»