Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/147


135

durevoli perchè verniciati a perfezione, e di tenuissimo costo; i piatti da salvietta per grani 2½ l’uno, e quelli da zuppa a grana tre formano il comodo e l’economica delle famiglie di quella Provincia. Questa faenza sarebbe ricercata tra noi benenche e se la spesa del trasporto non fosse tale da importare più del doppio del suo costo. Diasi dunque un premio al Sig. Celli per la buona sua faenza.»

V. il Rapporto letto al Real Istituto d’Incoraggiamento alle scienza naturali dal suo Segretario Cav. F. Cantarelli, ed approvato nella tornata del dì 7 Luglio 1842. — pag. 52.


Esposizione del 1853.

«I lavori di Faenza della fabbrica di Angelo Maria Celli di Castelli nel 1.° Abruzzo ulteriore, han meritato plauso in ogni esposizione. Son di buona forma, durevoli perchè verniciati a perfezioni, e di modico prezzo. Nella presente si contraddistinsero i due belli bocali dorati co’ corrispondenti bacini: ed andò lodata per l’uguaglianza la vernice bleu delle due frattiere e della calamariera.»

V. Disamina eseguita dal R. Istituto d'Incoraggiamento de’ saggi esposti nella solenne mostra industriale del 30 maggio 1853. pag. 135 — Napoli 1853.

T.

Real Rescritto de’ 13 aprile 1847, col quale S. M. aderisce al voto del Consiglio pel premio di duc. 200 da darsi ad un artista che insegni la maniera di dorare la maiolica a due giovani Castellani.


«A perfezionare il lavoro delle cretaglie di Castelli, il Consiglio trovava necessario che si apprendesse da coloro che a questa industria sono addetti, la conoscenza de’ metodi da indorare e dipingere gli oggetti che si fanno. Ed asserendo che l’Intendente ha trovato un eccellente artista, che possa insegnare ciò a due giovani, ha proposto a favore di questo artista un premio di ducati 200, da pagarsi su i fondi speciali della provincia, metà nel 1847, e metà nel 1848, dopo che avrà dimostrato di aver adempito all’obbligo assunto.

S. M. si è degnata approvare il voto del Consiglio, e ne raccomanda particolarmente la esatta esecuzione all’Intendente.»