Nella vaga republica di Flora

Pietro Casaburi Urries

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura V. La rosa Intestazione 12 agosto 2022 100% Da definire

Sia di neve un bel seno. Ivi i candori Si nasce alle fatiche; uopo è che sudi
Questo testo fa parte della raccolta Pietro Casaburi
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V

LA ROSA

     Nella vaga republica di Flora
sol di beltá le maggioranze io vanto;
cede il giglio appo me, vile è l’acanto
onde superbo il molle april s’infiora.
     Me l’alata famiglia in su l’aurora
lieta saluta allor che tempra il canto,
e perché di reina io porti il vanto,
ricco diadema in sul mio crin s’indora.
     Simile a’ re su la mia regia sede,
ch’è di smeraldo infra i miei verdi chiostri,
darmi fregi al bel sen l’ostro si vede.
     Ma cedetemi, o regi, i vanti vostri;
s’una conca le porpore a voi diede,
il sangue di Ciprigna a me diè gli ostri.