Muse, poichè il mio Sol gode e desìa
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XXVIII
Muse, poichè il mio Sol gode e desìa
Legger miei carmi, ed ascoltar mie rime,
Fate voi che di Pindo alle alte cime
Felice io giunga per l’alpestra via:
5Fate che dolce io canti, e l’aspra e ria
Sorte, e mia fiera doglia il cor non lime,
Ma ch’io colga per voi le glorie prime,
E l’alma torni al bel piacer di pria.
Me fortunata se con nobil canto
10Cinger potrò di rai, sparger d’onore,
E render degno il nome suo d’istoria!
Vegga egli poi qual puro raggio e santo
Sfavilla in me di non mortale ardore,
E legga colla mia l’alta sua gloria.