Morte, il tuo fero artiglio in van si stende
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XIII.1
Morte, il tuo fero artiglio in van si stende:
Non son per te sì gloriose prede:
Ecco Maria, che dal sepolcro ascende
Più che mai bella in ver l’eterea sede.
5Ed oh qual pompa! Ecco ove Cintia splende
Passa, e la Luna le fa soglio al piede:
Oltre s’avanza, e dove il Sol s’accende,
Farle ammanto co’ raggi il Sol si vede.
Giunge all’ultime stelle alto lucenti,
10Là s’incorona: il Ciel s’aprio: scorgete
Venirle incontra le beate Genti,
Gli Angeli, il Figlio. Oh sante gioie e liete!
Chi può ridirle? Serafini ardenti,
Ditelo voi, se dir tanto potete.
Note
- ↑ Nel dì dell’Assunzione, della B. Vergine.