Morta Colei, ch'il mio destin mi diede
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Antonio Zampieri
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Morta Colei, ch’il mio destin mi diede
Per mia Tiranna a farmi ognor dolente,
Ogni cui sguardo era uno strale ardente,
Onde facea de’ cuor barbare prede,
5Men gìa qual’Uom, che agli occhi altrui non crede,
A rimirar l’alme bellezze spente;
E vidi un Garzoncello infra la Gente
Muover colà non men veloce il piede:
Questi era Amor, che i gravi danni suoi
10Sotto finte piangea spoglie mortali,
Gran parte avendo nel comun dolore,
Cui dissi, da Costei, Fanciul che vuoi?
Io (risposemi Amor) voglio i miei strali,
Ed io (dissi) da lei voglio il mio cuore.