Monete medaglie e sigilli dei principi Doria/Capo V
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Sigilli dei principi Doria
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CAPO V.
SIGILLI DEI PRINCIPI DORIA
I sigilli dei Principi Doria, che mi vennero alle mani, sono pochi al certo, nè ci offrono importanti variazioni tra essi.
Il primo (vedi tavola V, num. 1) spetta ad Andrea I; è su carta bianca, attaccato ad una lettera, che quel Principe scriveva ai Protettori di S. Giorgio l’agosto 1527 da Civitavecchia, per raccomandar loro il nipote Imperiale Doria eletto dalla S. Sede Vescovo di Sagona in Corsica. Esso rappresenta l’aquila distesa sulla croce di S. Andrea.
Il Giustiniani sotto il 1312 ci narra, che i nobili Doria lasciate le diverse insegne, che solevano portare, tutti concordi deliberarono di adottare quella dell’Imperatore, ed, acciò qualche distinzione tra lo stemma loro e l’imperiale esistesse, vollero, che la metà del campo, sul quale si dipinge l’aquila, fosse bianco. La croce di S. Andrea fu aggiunta dal Principe Andrea I forse a mostrare la sua venerazione verso il Santo, del quale portava il nome, ed i suoi successori ve la mantengono anche oggidì.
Rinvenni questa impronta nell’Archivio di S. Giorgio; degli altri che seguono, si conservano tuttavia i sigilli originali in acciaio nell’Archivio del Sig. Principe Doria Pamphili in Genova.
Il secondo (vedi tavola V, n. 2) ed il terzo (ibid. num. 3) differiscono dal primo per gli ornamenti, ma lo stemma è lo stesso, cioè la solita aquila nascente. In quello non vediamo corona di alcuna specie, perchè anteriore all’epoca, nella quale Andrea ottenne il Principato. Il quarto ed il quinto presentano l’arma Doria inquartata con quella dei Landi, Principi di Val di Taro, cioè i quarti primo e quarto divisi da sei sbarre in oro ed azzurro tramezzati da una fascia d’argento, ed il secondo e terzo ad onde con fascia in azzurro ed oro. I Doria, come dicemmo, assunsero tale impresa per il matrimonio del Principe Giovanni Andrea II con D. Maria Polissena Landi nel 1627.
Nel sesto e settimo (vedi tav. V, num. 6 e 7) all’aquila Doria è congiunto lo stemma dei Lomellini, cioè scudo tagliato in rosso ed oro; e ciò perchè il Principe Andrea III sposò D. Violante Lomellini il 2 febbraio 1652.
L’ultimo finalmente (tav. V, n. 8) riunisce le tre imprese Doria Landi e Pamphili. Conosciamo già le due prime, e ci basta indicare, che la terza ha tre gigli, e la colomba col ramoscello di ulivo. Questo sigillo è certamente posteriore al matrimonio del Principe Gio. Andrea III con D. Anna Pamphili.