Monete dei romani pontefici avanti il mille/Marino I
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882-884.
Marino arcidiacono della Chiesa romana venne eletto e consecrato pontefice sul finire dell’882, senza che ci consti dell’approvazione di Carlo il Grosso.
Continuando le vessazioni del duca di Spoleto verso lo stato della Chiesa, questo papa per porre un termine a questi mali invitò l’imperatore ad un abboccamento, il quale ebbe luogo a Nonantola, e secondo il concerto presosi, Carlo messo al bando quel duca, mandò per spogliarlo del suo stato con un esercito Berengario duca del Friuli, ciò che non potè egli che in parte eseguire per causa della peste che allora imperversava. Frattanto Marino verso il maggio dell’884 passava all’altra vita dopo un anno e cinque mesi di pontificato.
Un solo denaro io conosco di questo papa, il quale rimise in uso il tipo adottato da’ suoi antecessori prima di Giovanni VIII, ma introducendovi questa novità, che ove prima stava il nome dell’imperatore ora mise il suo, ed a luogo del monogramma papale collocò quello di Carlo, onde vi leggiamo nel diritto (Tav. V, N° 1) in giro MARINI PP, come per dire Moneta Marini Papae e nel mezzo legato in forma di croce il nome di ROMA, e nel campo del rovescio il monogramma KROLS per Karolus con attorno SCS PETRVS.
Di questo pezzo non ho potuto avere il peso, ma credo di non sbagliare dicendolo uguale a quelli di Giovanni VIII.
Il Muratori1 attribuì a Marino un altro denaro con Carolus da una parte e dall’altra un monogramma che lesse MARINVS, ma avendo io ben esaminato tal pezzo che conservasi nella collezione di S. M., riconobbi che la parte del monogramma che prese per una R invece contiene le lettere PE, epperciò non già quel nome ma bensì SEPANVS devesi leggere, epperciò a Stefano V credo di doverlo attribuire.
Note
- ↑ Antiquitates Italicae medii aevi. Dissertatio XXVII Papae. N° XXI.