Miro quel giorno pur, che de' miei giorni
![]() |
Questo testo è stato riletto e controllato. | ![]() |
◄ | Ecco l'Aufido io bevo, e su le rive | D'api dorate è qui grappolo folto | ► |

XXXVIII
IL RITORNO AL PAESE NATALE
Miro quel giorno pur, che de’ miei giorni
sará fausto preludio alla quïete,
ed io, sepolta ogni fatica in Lete,
ozïosa godrò l’ombra degli orni.
Voi, d’inculte boscaglie ermi soggiorni,
province popolate a me sarete;
voi, della patria mia rupi secrete,
lusingate a letizia i miei ritorni.
Diedero, della luce a’ primi inviti,
l’euro quivi talor, talor qui l’ostro,
aria reciprocata a’ miei vagiti.
Ecco, di tufi infranti il picciol chiostro
dov’io, per fabricar metri eruditi,
sparsi a note latine il primo inchiostro.