Capitolo 117
De la provincia di Caragian

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Capitolo 117
De la provincia di Caragian
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Quando l’uomo à passato questo fiume, sí s’entra ne la provincia di Caragian, ch’è sí grande che ben v’à 7 reami. È verso ponente; e sono idoli e sono al Grande Kane. El re è figliuolo del Grande Kane, ed è ricco e poderoso, e mantiene bene sua terra e (’n) giustizia, ed è prod’uomo. Quando l’uomo à passato il fiume ch’i’ v’ò detto di sopra, ed è ito 5 giornate, sí si truova città e castella assai. Quivi nasce troppo buoni cavalli; e costoro vivono di bestiame e di terra. Egli ànno loro linguaggio, molto grave da intendere.

Di capo di queste 5 giornate, si truova la mastra città - ed è capo del regno - ch’è chiamata Iaci, molto grande e nobile. Quin’àe mercatanti e artefici. La legge v’è di piú maniere: chi adora Maomett[o] e chi l’idoli, e chi è cristiano nestorino. E v’à grano e riso assai; ed è contrada molto inferma, perciò mangiano riso. Vino fanno di riso e di spezie, ed è molto chiaro e buono, ed inebria tosto come ’l vino. Egli spendono per moneta porcellane bianche che si truovano nel mare e che si ne fanno le scodelle, e vagliono le 80 porcelane un saggio d’argento, che sono due viniziani grossi, e gli otto saggi d’argento fino vagliono un saggio d’oro fino. Egli ànno molte saliere, onde si cava e faie molto sale, onde si ne fornisce tutta la contrada; di questo sale lo re n’à grande guadagno. È non curano se l’uno tocca la femina dell’altro, pure che sia sua volontà de la femina.

Quiv’è un lago che gira bene 100 miglia, nel quale à molti pesci grandi, li migliori del mondo, di tutte fatte. Egli mangiano la carne cruda (e) ogne carne. È poveri vanno a la beccheria, e quando s’apre il castrone o bue, sí li cavan le budella di corpo, e mettole ne la salsa de l’aglio e màngialle; e cosí fanno d’ogne carne. E li gentili uomini la mangian cruda, ma sí la fanno minuzzare molto minuto, poscia la mettono ne la salsa e màngialla e con buone spezia; e màngialla cosí come noi la cotta.

Ancora vi conteremo di questa provincia di Caragian medesima.